Quasi vent’anni anni di esperienza e una tecnica affinata dal tempo, dallo studio e dal rapporto con i pazienti. Lo studio dentistico Giannetti porta il nome del suo fondatore, l’odontoiatra Paolo Giannetti, uno smile designer come lui stesso si definisce, che con il suo team ormai rodato può vantare un’ampia casistica nell’ambito dell’estetica del sorriso. Ma chi è e cosa fa uno smile designer?

Lo smile designer è una figura nuova nel panorama odontoiatrico anche se, in realtà, fa quello che ogni odontoiatra dovrebbe fare; vale a dire, tenere conto delle esigenze del paziente, anche di quelle estetiche. Ma, per fare questo, sono necessarie esperienza e competenza in campo estetico, un costante aggiornamento sulle nuove tecniche restaurative e sui nuovi materiali, una proficua ed efficace collaborazione con il laboratorio odontotecnico e, quindi, la formazione di un team preparato. Ed è, invece, proprio in questo ambito che il dott. Giannetti si è specializzato, avendo elaborato, insieme all’odontotecnico Paolo Miceli, un metodo specifico – che potremmo definire artigianale – che ha cambiato radicalmente l’approccio nei confronti della disciplina.

Eppure di smile design si sente parlare sempre più spesso; e questo perché in molti utilizzano una tecnica, per così dire, “digitale al 100%”. Quali sono, quindi, le differenze tra il digital smile design e il metodo “analogico o artigianle” del dott. Giannetti? Ecco uno schema che riassume in 9 punti le due tecniche, mettendole a confronto.

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