Vi siete ma chiesti a che età iniziare a lavarsi le mani; sicuramente no, dando per scontato che avere le mani pulite significa evitare l’insorgenza di infezioni, provocate dallo sporco residuo. Lo stesso principio vale per bocca e denti; ecco perché per l’igiene non c’è età, nemmeno per quella orale. E di igiene orale si occupa, in particolar modo, una figura professionale forse ancora sottovalutata che ha, tra i suoi compiti specifici, quello di educare grandi e piccini alla prevenzione. Ma sveliamo finalmente l’arcano: chi è e cosa fa l’igienista dentale? Ce lo spiega Benedetta Rotondi, una delle igieniste dentali dello Studio Giannetti.
“Partiamo dal presupposto che l’igienista dentale è una figura professionale qualificata che richiede una formazione universitaria specifica. Insomma, non ci si improvvisa. Le nostre competenze sono ancora, troppo spesso, sottovalutate mentre l’igienista è deputato ad affiancare l’odontoiatra nel portare avanti un determinato piano terapeutico. Mentre l’odontoiatra crea o ripristina le condizioni di salute di denti e bocca, l’igienista è chiamato a mantenere tali condizioni. Si tratta, quindi, di una collaborazione costante e continua”.
Ma cosa fa di preciso l’igienista dentale?
“Allora, si occupa di:
- igiene o detartrasi: cioè della rimozione dei depositi duri e molli dai denti, abbattendo così la carica batterica;
- curettage: un’igiene più profonda che consiste nell’eliminazione di placca e tartaro alla radice con un metodo manuale che richiede più sedute;
- desensibilizzazione: si tratta dell’applicazione in studio di un gel specifico che riduce, sin da subito, la sensibilità, con un’applicazione che, in media, viene fatta due volte l’anno e che non ha effetti collaterali;
- prevenzione della carie: con la sigillatura o chiusura meccanica dei solchi profondi che i bimbi di 6/7 anni hanno, in genere, sui denti e che hanno un’incidenza molto alta sulla formazione della carie; e, poi, la fluoro profilassi che, con la somministrazione di fluoro, rafforza e protegge lo smalto;
- sbiancamento: in senso professionale del termine, con risultati evidenti, per alcuni in 2/3 sedute, per altri sin da subito;
- consigli e ascolto dei pazienti”.
Quando e perché rivolgersi all’igienista?
“Come già detto, in Italia, la figura dell’igienista è ancora molto sottovalutata. Noi iniziamo raramente a vedere pazienti intorno ai 6/7 anni e solo perché mandati dall’odontoiatra. Negli Stati Uniti, invece, i bambini vengono portati dall’igienista a partire dai 6 mesi di vita, prima ancora che inizi la dentizione, proprio per insegnare ai genitori come praticare l’igiene orale nei primissimi anni di vita. Iniziare, quindi, sin da piccoli con i controlli può essere davvero utile; si pensi, ad esempio, alla diffusissima sindrome da biberon, vale a dire i denti da latte cariati perché ciuccio e tettarella vengono dati immersi in zucchero o miele. E’ necessario, dunque, aiutare i genitori a capire come comportarsi in quelle fasi delicate in cui il bambino non è autonomo. Infine, portare i bambini sin da molto piccoli, magari accompagnando un fratello maggiore o comunque facendo vivere l’esperienza in modo giocoso, aiuta moltissimo il bambino a fare amicizia con lo studio e i suoi protagonisti”. In sostanza, non c’è età per l’igiene; prima si inizia e meglio è”.
Ogni quanto andrebbero fatti controllo e igiene?
“Il controllo andrebbe fatto ogni 6 mesi perché è fondamentale per intercettare in modo precoce l’insorgere di patologie, potendo, così, intervenire immediatamente ed evitando che si aggravino. L’igiene andrebbe effettuata due volte l’anno; poi, ovviamente dipende dallo stato di salute della bocca di ogni singolo individuo”.
Cosa bisogna aspettarsi durante la visita? I trattamenti che fa l’igienista dentale possono essere dolorosi?
“Allora, durante la visita di controllo ci si conosce e, sostanzialmente, si parla col paziente. Quando, ad esempio, arriva in studio un nuovo paziente, l’igienista è il primo a vederlo: si effettua, appunto, l’igiene e, successivamente, viene visitato dall’odontoiatra, perché solo con la bocca “pulita” il dentista riesce ad individuare chiaramente i problemi che possono esserci. L’igienista rappresenta, quindi, il primo contatto con lo studio e i suoi professionisti. La seduta di igiene comincia con una lunga chiacchierata durante la quale io spiego per filo e per segno cosa succederà, gli strumenti che utilizzerò e i fastidi che il paziente potrebbe provare. Si tratta di una fase importantissima di rassicurazione, che serve ad instaurare un rapporto di fiducia indispensabile”.