I nove mesi della gravidanza e i primissimi mesi dell’allattamento sono un periodo molto delicato per la donna, il cui fisico subisce cambiamenti importanti che vanno affrontati e gestiti con piena consapevolezza. Questi complessi mutamenti fisiologici possono influire anche sulla salute orale della mamma e del bambino. “Negli ultimi decenni molti studi hanno evidenziato l’associazione tra infezioni orali materne e esiti avversi della gravidanza”, si legge sul sito del Ministero della Salute. “Le prove scientifiche esistenti sottolineano l’associazione tra la presenza e la gravità delle infezioni gengivali e il parto prematuro, il ritardo di crescita del feto, l’abortività spontanea, la preeclampsia (gestosi). Il ruolo di queste infezioni come possibile fattore di rischio o concausale degli esiti avversi della gravidanza non è stato, tuttavia, sempre confermato mentre è stata dimostrata la possibilità di trasmissione verticale, da madre a figlio, dei batteri che provocano la carie dentale”.

Un recente studio condotto dalla Western University of Australia su un campione di 3mila donne ha, del resto, evidenziato come la paradontite possa aumentare il rischio di infertilità: “Le donne affette da parodontite hanno impiegato sette mesi per rimanere incinte contro i cinque delle donne sane”, ha spiega Francesco Saverio Martelli, fondatore dell’International Microdentistry Institute (Imi), a Popular Science Italia. “La placenta e il liquido amniotico sono un bersaglio privilegiato di pericolose specie batteriche e delle loro tossine che entrando in circolo quando la parodontite non è trattata; queste possono portare non solo a infertilità, ma anche a poli-abortività precoce e nascite sottopeso e pretermine, nonché ad altre gravi complicanze della gravidanza”. Per il fondatore dell’Imi “una diagnosi accurata con l’esecuzione di test microbiologici delle tasche parodontali, e il successivo trattamento di disinfezione, possono essere determinanti per portare a buon termine la gravidanza e tutelare la mamma e il nascituro”.

Il controllo delle malattie orali prima e durante la gravidanza migliora la qualità di vita della donna, diminuisce l’incidenza di malattie dentali nel bambino e ha il potenziale di promuovere una miglior salute orale anche nella vita adulta del nascituro”. Su questo presupposto, il Ministero della Salute ha elaborato nel 2015 le raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale, inteso come il periodo di tempo che va dall’inizio della gravidanza fino a due mesi dopo il parto. Il documento si rivolge, in modo particolare, agli operatori della salute coinvolti (odontoiatri, igienisti dentali, ginecologi, ostetriche… ) ma i consigli e le buone prassi che promuove sono, comunque, molto utili. Eccole in sintesi.

Consigli alle gestanti per migliorare la propria salute orale:
  1. spazzolare i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro e utilizzare il filo o altro ausilio interdentale tutti i giorni;
  2. limitare l’assunzione di cibi contenenti zuccheri solo durante i pasti;
  3. scegliere acqua o latte magro come bevanda. Evitare le bevande gassate durante la gravidanza;
  4. scegliere frutta piuttosto che succhi di frutta per soddisfare l’assunzione di frutta giornaliera raccomandata;
  5. effettuare una visita odontoiatrica e una seduta di igiene orale professionale, se non è stata effettuata negli ultimi sei mesi o se si è verificata una nuova condizione;
  6. in caso di problemi di salute ai denti o alle gengive, recarsi dal proprio odontoiatra dove poter eseguire le terapie necessarie e indicate, anche prima del parto.

 

Per diminuire il rischio di erosioni e carie dentali nelle donne che soffrono di nausea e vomito da iperemesi gravidica:
  1. alimentarsi frequentemente con piccole quantità di cibo nutriente;
  2. dopo gli episodi di vomito risciacquare la bocca con acqua con disciolta una piccola quantità di bicarbonato (un cucchiaino) per neutralizzare l’acidità dell’ambiente orale;
  3. masticare chewing-gum senza zucchero o contenente xilitolo dopo aver mangiato;
  4. utilizzare spazzolini da denti delicati e dentifrici al fluoro non abrasivi per prevenire danni alle superfici dei denti demineralizzate dal contatto con il contenuto gastrico acido.

 

Le donne in gravidanza dovrebbero sapere che:
  1. le cure dei denti sono sicure ed efficaci durante la gravidanza;
  2. durante il primo trimestre è utile recarsi dall’odontoiatra per la diagnosi e le eventuali terapie di processi patologici che necessitano di trattamento immediato;
  3. in caso di sanguinamento gengivale, dolore dentale, presenza di cavità nei denti, denti mobili, gonfiore alle gengive che insorgono durante il periodo di gravidanza, è necessario recarsi dal proprio odontoiatria per la diagnosi e le cure del caso;
  4. il periodo di tempo tra la 14a e la 20a settimana è ideale per provvedere alle cure dentali;
  5. le terapie orali elettive possono, invece, essere rimandate dopo il parto;
  6. il ritardo nel provvedere alle cure necessarie per condizioni patologiche esistenti potrebbe comportare un rischio significativo per la madre e, indirettamente, al feto.
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