Quasi vent’anni anni di esperienza e una tecnica affinata dal tempo, dallo studio e dal rapporto con i pazienti. Lo studio dentistico Giannetti porta il nome del suo fondatore, l’odontoiatra Paolo Giannetti, uno smile designer come lui stesso si definisce, che con il suo team ormai rodato può vantare un’ampia casistica nell’ambito dell’estetica del sorriso. Ma chi è e cosa fa uno smile designer?
Lo smile designer è una figura nuova nel panorama odontoiatrico anche se, in realtà, fa quello che ogni odontoiatra dovrebbe fare; vale a dire, tenere conto delle esigenze del paziente, anche di quelle estetiche. Ma, per fare questo, sono necessarie esperienza e competenza in campo estetico, un costante aggiornamento sulle nuove tecniche restaurative e sui nuovi materiali, una proficua ed efficace collaborazione con il laboratorio odontotecnico e, quindi, la formazione di un team preparato. Ed è, invece, proprio in questo ambito che il dott. Giannetti si è specializzato, avendo elaborato, insieme all’odontotecnico Paolo Miceli, un metodo specifico – che potremmo definire artigianale – che ha cambiato radicalmente l’approccio nei confronti della disciplina.
Eppure di smile design si sente parlare sempre più spesso; e questo perché in molti utilizzano una tecnica, per così dire, “digitale al 100%”. Quali sono, quindi, le differenze tra il digital smile design e il metodo “analogico o artigianle” del dott. Giannetti? Ecco uno schema che riassume in 9 punti le due tecniche, mettendole a confronto.
Metodo Automatizzato
Metodo digitale- Prima visita
- 1. Colloquio con il paziente;
- 2. fotografie del volto e del sorriso;
- 3. elaborazione al computer delle possibili soluzioni su parametri standard;
- 4. inserimento di una libreria standard di denti sulla foto del paziente;
- 5. elaborazione al pc della soluzione ideale per il paziente;
- 6. elaborazione provvisori sulla base di quanto effettuato al pc.
- Seconda visita:
- 7. Limatura dei denti e inserimento dei provvisori;
- 8. preparazione del lavoro definitivo.
- Terza visita:
- 9. Inserimento del lavoro definitivo (sempre su elaborazione del pc).
Metodo Artigianale
Il metodo dello Studio Giannetti- Prima visita
- 1. Colloquio con il paziente cercando di comprendere le sue reali esigenze estetiche;
- 2. durante il colloquio, vengono in tutta naturalezza eseguite delle foto del sorriso;
- 3. fotografie professionali del volto, del profilo, del sorriso;
- 4. inserimento al pc delle foto per lo studio del caso (team odontoiatra-odontotecnico);
- 5. elaborazione delle linee di intervento.
- Seconda visita:
- 6. Esecuzione del mock-up; seguendo le linee di intervento elaborate si aggiunge della resina sui denti del paziente (in modo non permanente e completamente reversibile), mostrando mano mano l’avanzamento del lavoro al paziente e modificando alcune forme, se possibile. Dopo circa 2 ore questo lavoro è terminato. Insieme al paziente si decide se il risultato estetico è ottimale. Si fanno ulteriori foto e si prendono le impronte. Se il paziente lo desidera il mok-up può rimanere in bocca in modo che lo possa mostrare a pareti e amici; verrà rimosso nei giorni seguenti.
- Terza visita:
- 7. Limatura dei denti e inserimento del provvisorio. Si fornisce al paziente una tabella per annotare incongruenze e modifiche eventuali da effettuare.
- Quarta visita:
- 8. Prova del lavoro definitivo: si eseguono delle foto al paziente che può così verificare l’estetica e, grazie a queste (inviate via email), può controllare con calma il risultato segnalando eventuali ulteriori modifiche.
- Quinta visita:
- 9. Cementazione definitiva del lavoro.